Come funziona il bando previsto dal PNRR per l’installazione di fotovoltaico a favore delle aziende agricole?
Il Ministero dell’agricoltura con il bando Parco Agrisolare 2022 ha stanziato 1,5 miliardi per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. L’installazione è prevista su stalle, fienili, tetti di aziende di trasformazione o altre strutture esistenti al momento della presentazione della domanda.
Quali sono i requisiti per presentare domanda Parco Agrisolare 2022
Il primo requisito del Bando Parco Agrisolare 2022, è quello di essere iscritto in Camera di Commercio come:
L’altro requisito fondamentale per la presentazione della domanda “Parco Agrisolare” prevista dal PNRR è la Regolarità contributiva (DURC);
Quali interventi e spese sono previste dal bando Parco Agrisolare?
Ci sono due categorie di interventi previsti dal bando Agrisolare, una obbligatoria riguardante l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco compresa tra 6 kWp e 500 kWp, da realizzare necessariamente su tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale. L’altra categoria riguarda gli interventi facoltativi che hanno l’obiettivo della riqualificazione energetica. Ad esempio: la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.
Per la realizzazione degli impianti fotovoltaici sono ammissibili:
In particolare le spese sono ammissibili con un limite massimo di € 1.500/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e fino ad ulteriori € 1.000/Kwp ove siano installati anche sistemi di accumulo. Inoltre, contributo complessivo previsto dal Bando Parco Agrisolare 2022 per i sistemi di accumulo non può eccedere € 50.000,00.
Per la rimozione e smaltimento dell’amianto e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti sono previste le spese per: Demolizione e ricostruzione delle coperture, fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino a un limite massimo di € 700/Kwp. Per tutti gli interventi sono ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni.
Le Agevolazioni previste dal Bando Parco Agrisolare 2022
Per gli interventi realizzati viene riconosciuto un contributo a fondo perduto dal 40 al 50%. Per la produzione agricola primaria (Tabella 1A) fino al 50% nelle regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) o 40% in altre Regioni. Le aliquote sono maggiorate del 20% nel caso di:
Per la trasformazione di prodotti agricoli (Tabella 2A) fino al 50% nelle regioni meno sviluppate o 40% in altre Regioni. Infine, per la trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (Tabella 3A) fino al 30% dei costi ammissibili. La percentuale dell’aiuto può essere aumentata di:
Come viene erogato il contributo a fondo perduto Parco Agrisolare?
L’erogazione del contributo avviene a mezzo bonifico sull’ IBAN indicato in domanda, in unica soluzione a conclusione dell’intervento. E’ prevista la possibilità di chiedere un’anticipazione del contributo fino al 30% con polizza fideiussoria. Gli aiuti possono essere cumulati, in relazione agli stessi costi ammissibili, con altri Aiuti di Stato, compresi quelli de minimis, nel rispetto del divieto del doppio finanziamento nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita per ciascuna tipologia di intervento.
Presenta la domanda:
A breve sarà possibile presentare richiesta di contributo tramite apposito sportello.
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Che cos’è il fondo rotativo imprese turismo?
Con l’avviso pubblico del 5 Agosto 2022, prot. N. 0010135/22, il Ministero del Turismo ha dato notizia del “Fondo rotativo imprese turistiche”, che ha lo scopo di migliorare la qualità dei servizi di ospitalità italiana in relazione agli standard internazionali, attraverso il potenziamento delle strutture ricettive, e sostenere nuovi investimenti nel settore turistico.
Continua a leggereIl superbonus consiste in un potenziamento (110%) dell’ecobonus e del sismabonus per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (salve alcune eccezioni per cui l’agevolazione vale fino al 31 dicembre 2022).
Continua a leggereCos’è?
“Smart & Start Italia” è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane.
L’obiettivo è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei «cervelli» dall’estero.
Sono finanziabili progetti con spese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine di arrivo.
Continua a leggereA cosa serve?
“Più Impresa – Imprenditoria giovanile in agricoltura”, ha lo scopo di favorire il ricambio generazionale in agricoltura ed ampliare aziende agricole esistenti condotte da giovani.
Continua a leggereCos’è?
“Cultura Crea 2.0″ è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Continua a leggereCos’è?
“ISI INAIL 2020-2021” è un bando che consente alle aziende di ottenere un contributo a fondo perduto del 65% fino a 130.000 euro per investimenti aziendali quali presse, centri di lavoro, robot, muletti, che contribuiscano a migliorare la salute e sicurezza dei lavoratori.
Continua a leggereCome funziona Resto al Sud 2022 fondo perduto di Invitalia?
Resto al Sud 2022 è l’incentivo a fondo perduto utilizzato per sostenere la creazione e la crescita di nuove attività d’impresa e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
Resto al sud 2022 requisiti: le agevolazioni sono riservate alle persone che hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni residenti in una delle regioni del mezzogiorno.
Quali sono i requisiti Resto al Sud 2022?
Il contributo resto al sud 2022, è un contributo a fondo perduto e a tasso zero (interessi pagati da invitalia) è riservato agli aspiranti imprenditori in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
Sono finanziabili:
Sono escluse le attività agricole.
Il finanziamento Resto a Sud 2022 copre il 100% delle spese da effettuare e sono così composte:
Come funziona questo Bando Invitalia?
Resto al Sud 2022 a fondo a perduto, copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni socio, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le ditte individuali, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro. A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino a un massimo di 40.000 euro per le società. Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Quali spese sono ammissibili con Invitalia Resto al Sud 2022?
Possono essere finanziati i seguenti investimenti:
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Presenta la domanda:
Domande presentabili fino ad esaurimento fondi, presenta la domanda ora. Inserisci i tuoi dati compilando il form qui sotto, verrai ricontattato.
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Cos’è?
“ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.
Continua a leggereIncentivi PMI
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